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Nervi Saldi

8 novembre 2021 - Concerto Istituzionale dell'Accademia Teatro alla Scala


Un concerto che mi porterò nel cuore per due motivi: innanzitutto è sempre una grande emozione avere l'opportunità di suonare in uno dei Teatri più belli del mondo, e poi è stata per me un'importante esperienza da aggiungere al piccolo bagaglio che mi sto costruendo.


Sono stata malata negli ultimi giorni, e non ho potuto presenziare alle prove per questo concerto. Non appena mi sono sentita meglio ho provato ad accedere alle prove, ma la temperatura all'ingresso segnalava febbre, ed è stato attivato il protocollo Covid: allontanamento dalla sede di lavoro, effettuazione di un tampone per escludere la malattia, e dritta a casa fino a miglioramento.


Tampone negativo!



Ma, sinceramente, non avendo potuto effettuare praticamente nessuna prova, avevo perso le speranze di poter fare questo meraviglioso concerto (suonare arie e sinfonie dal repertorio operistico direi che è una delle esperienze che preferisco, perché si spazia da Verdi a Rossini, da Wagner a Massenet, si viaggia tra mondi e fascini molto diversi tra loro, si impara molto).


Invece, con mia grande sorpresa, il giorno prima del concerto ho ricevuto la chiamata per essere ri-aggiunta all'ultimo nell'organico ed essere presente al concerto. Quasi non ci credevo!

E allora, dopo giorni a letto senza un briciolo di energia con anche molto dispiacere per non poter fare questo concerto, sono stata mossa da un'improvvisa forza potentissima che mi ha spinto a rimettermi subito a studiare tutto il repertorio che mi aspettava.

Lavata, sistemata, rimessa a punto e presentabile per il mondo esterno dopo tanti giorni passati in pigiama, ecco che è arrivato il momento di andare a Milano.


Prove di assestamento: purtroppo non siamo riusciti a provare tutto, giustamente come in qualsiasi prova d'assestamento pre concerto! Quindi, immaginate, tutto memorizzato in così poco tempo nella mia testa, ogni cambio di tempo, ogni respiro dei cantanti solisti, ogni aria da opere diverse, con l'aggiunta anche di tagli in partitura, immaginate la mia ansia! La concentrazione di dover essere su tutto, sulle note, sulle arcate decise nei giorni di prova in cui non ero presente, sull'ascolto dei cantanti solisti, sul direttore, sui cambi di tempo, sui cambi di tonalità, sul cambio di suono e intenzione in funzione del compositore e dell'opera suonata. Su tutto, senza aver provato! Qualche brano vi dirò che ho proprio dovuto farlo per la prima volta in presa diretta in concerto: la mia tensione era alle stelle!! Un attimo fare un pizzicato fuori posto e rovinare tutto!


Durante la prima parte del concerto ho avuto i muscoli tesissimi e dalla troppa concentrazione mi è venuto un mal di testa da sforzo allucinante. Nella seconda parte invece mi sono rilassata, ho lasciato spazio anche al divertimento e alla gioia di essere lì, nonostante tutto. Quando abbiamo iniziato il Preludio all'Atto III da "Die Meistersinger von Nürnberg" di Wagner (inizio di soli celli) avevo i brividi, ho suonato con la pelle d'oca tutto il tempo, sono stata concentratissima per fare del mio meglio. E quando il Direttore Massimo Zanetti, con gli applausi, ha fatto alzare la nostra sezione, mi sono sentita così minuscola su quel palco gigantesco, sotto le luci del Teatro dei miei sogni, e, nonostante tutta la fatica, la testa che mi pulsava, il cuore che batteva a mille con l'ansia di poter incorrere in qualsiasi piccolo errore di lettura, lì, in quel momento, con tutte quelle emozioni che vibravano nel mio corpo, ero la persona più felice e grata del mondo, e vi dirò, mi sono sentita anche un pochino orgogliosa di me.




Grazie per avermi dato l'opportunità di conoscere anche questo lato di me, di poter scoprire anche queste abilità, di sapere fino a che punto potevo avere i nervi saldi e mantenere un grado di concentrazione così elevato.

Grazie a tutti, con il cuore ❤



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